Cisterna per gasolio agricolo in affitto: cosa è importante sapere

cisterna di gasolio agricolo in afitto per azienda agricola

L’affitto della cisterna di gasolio agricolo è una scelta vantaggiosa per chi vuole ammortizzare i costi di installazione e ricevere un’assistenza professionale durante tutto il periodo di impiego della cisterna.

Analizziamo quali sono le caratteristiche della cisterna, cosa deve essere riportato sul contratto di locazione, come funziona la manutenzione e il canone mensile, e la presenza di clausole di rescissione.

Cisterna per gasolio agricolo in affitto: le caratteristiche

La cisterna per lo stoccaggio del gasolio agricolo può essere presa in affitto direttamente dall’azienda che rifornisce il carburante.

Per scegliere la tipologia di cisterna che risponde meglio alle esigenze della propria attività, bisogna tenere in considerazione alcune caratteristiche del serbatoio, come:

  • Capacità della cisterna: i serbatoi sono disponibili con diverse capacità, in base al consumo medio di gasolio. I modelli vanno dai 100 litri ai più grandi di 5000 litri e più.
  • Spazio di installazione: è importante considerare anche lo spazio da adibire alla posa in opera del serbatoio; più è grande la cisterna e maggiore sarà lo spazio necessario.
  • Sicurezza: l’installazione della cisterna deve rispettare le normative vigenti sulle regole antincendio, per evitare le fuoriuscite pericolose e le scariche elettrostatiche.

È importante scegliere un serbatoio della giusta capacità, che risponda ai bisogni reali della propria attività, così da non dover pagare l’affitto di una cisterna sovradimensionata.

Dopo aver scelto la capacità della cisterna e il fornitore di gasolio agricolo, si può passare alla firma del contratto di affitto che riporta le condizioni di noleggio, i costi e a chi spetta la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Cisterna per gasolio agricolo: cosa sapere prima di siglare il contratto di affitto

Il contratto di affitto deve essere letto attentamente per comprendere bene quali costi sono a carico dell’affittuario e quali, invece, sono a carico del fornitore.

Vediamo quali sono le condizioni contrattuali, come funziona il canone di affitto e gli eventuali costi di rimozione.

Il canone di affitto

Il canone di affitto deve essere saldato mensilmente e può variare in base ad alcuni fattori, come la grandezza della cisterna, il periodo di noleggio e i servizi inclusi nel contratto.

La capacità della cisterna influenza il prezzo di locazione, il canone mensile infatti aumenta all’aumentare della grandezza del serbatoio.

In base alla grandezza della cisterna si può effettuare una stima del canone mensile:

  • una cisterna dai 100 ai 500litri prevede all’incirca un canone di 50-100 euro mensili,
  • una cisterna media tra i 500 e i 1000 litri prevede una locazione tra i 100 e i 300 euro,
  • una cisterna grande tra i 100 e i 5000 litri richiede un affitto tra i 200 e i 600 euro,
  • una cisterna molto grande dai 5000 litri in su, prevede un canone a partire dai 600 euro.

Anche la durata del noleggio può influire sul canone di locazione: il noleggio breve richiede, infatti, un affitto piuttosto elevato; mentre gli affitti a lungo termine prevedono un significativo abbassamento del prezzo.

La tariffa può variare in base alla manutenzione e all’assistenza offerta dal fornitore della cisterna; in più, alcuni fornitori includono nel canone il trasporto e l’installazione, mentre altri richiedono un pagamento aggiuntivo.

La manutenzione e la revisione periodica

Il contratto di affitto deve specificare chiaramente se l’affittuario è responsabile della manutenzione oppure questa è garantita dall’azienda fornitrice del gasolio agricolo.

Quando il contratto specifica che la manutenzione è a carico dell’azienda distributrice: è il fornitore che deve occuparsi dei controlli regolari, della pulizia della cisterna, delle eventuali riparazioni e degli interventi di manutenzione straordinaria.

In questo caso, il fornitore è responsabile anche per la revisione periodica obbligatoria della cisterna, per assicurarsi che l’impianto risponda a tutte le normative di sicurezza.

Quando il contratto stabilisce che la manutenzione spetta all’affittuario, egli è responsabile della manutenzione ordinaria e deve occuparsi di tutte le operazioni, dalla pulizia al controllo delle valvole e dei filtri.

La revisione periodica, invece, è quasi sempre a carico del fornitore, anche quando l’affittuario si deve occupare della manutenzione; questo perché l’azienda rimane la proprietaria della cisterna e deve garantire il rispetto delle normative vigenti.

Le condizioni e le clausole di rescissione anticipata

Nel contratto devono essere riportate le condizioni per il recesso anticipato da parte dell’affittuario, comprese le eventuali penali.

Per recedere dal contratto occorre presentare al fornitore una comunicazione scritta, inviata via PEC o raccomandata, con un preavviso da spedire tra i 30 e i 90 giorni prima della data di cessazione.

Al momento della rescissione, il fornitore può richiedere una somma fissa o una percentuale sul canone residuo, se questo pagamento è previsto dal contratto. La revoca anticipata del canone può anche significare la perdita del deposito cauzionale o parte di esso.

Nel contratto possono essere presenti delle clausole per il recesso anticipato senza penali, come in caso di calamità naturali o nel caso in cui il servizio non risponda agli standard precedentemente concordati.

Cisterna per gasolio agricolo: eventuali costi di rimozione

Nel contratto possono essere riportati gli eventuali costi di rimozione sia alla fine dell’affitto sia in caso di rescissione anticipata.

Le cisterne di grandi dimensioni, ad esempio, possono richiedere un costo elevato per la loro rimozione e il trasporto, che può essere addebitato all’affittuario. Anche l’ubicazione del serbatoio può incidere sui costi di rimozione, specialmente quando si trova in aree poco accessibili.

Per quanto riguarda i costi di smaltimento e il trasporto della cisterna dismessa, questi possono essere a carico dell’affittuario o del fornitore, secondo le clausole riportate dal contratto di affitto.

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