Impianto a GPL: come funziona e quale tipologia di caldaia scegliere

Un impianto di riscaldamento a GPL si contraddistingue per la sua versatilità, poiché con un unico serbatoio è possibile soddisfare pienamente le diverse esigenze della tua casa e della tua famiglia, dal riscaldamento alla produzione dell’acqua calda. Inoltre, in termini di energia prodotta per metro cubo, il gas GPL risulta avere un potere calorifico superiore al gas metano.

Tra i tanti vantaggi che caratterizzano il GPL, che approfondiremo in seguito, emerge in particolare il rapporto costo/caloria minore rispetto ad altri combustibili fossili. E’ quindi evidente che un impianto di riscaldamento alimentato a GPL risulta particolarmente vantaggioso in ottica domestica.

Ma come funziona l’impianto a GPL? Quali sono i vantaggi conseguenti al suo utilizzo? E, sul piano pratico, quale tipologia di caldaia è meglio acquistare?

Come funziona l’impianto a GPL per il riscaldamento

Partiamo da una descrizione generale relativa al funzionamento di un impianto GPL per la casa.

Innanzitutto l’intero impianto deve essere collegato tramite una tubazione ad un idoneo serbatoio per GPL realizzato in acciaio di rilevante spessore, che dovrà contenere la riserva di gas che alimenterà le utenze. Il serbatoio può essere del tipo sia da installazione fuori terra che da interro, ad asse orizzontale o verticale, pertanto si adatta perfettamente a tutti i contesti di utilizzo.

L’erogazione del gas contenuto nel bombolone è comandata tramite un rubinetto posto sul gruppo multivalvola, al quale è collegata la tubazione che costituisce la linea principale di distribuzione del gas. Agendo sul rubinetto posto su di esso è possibile aprire o chiudere il gas.

Il serbatoio GPL è dotato anche di sistemi di sicurezza che impediscono all’impianto di andare in sovrapressione oppure che chiudono automaticamente il serbatoio dall’interno in caso di improvvise cadute di pressione del gas, dovute per esempio all’accidentale taglio della tubazione.

In merito al funzionamento del serbatoio, l’erogazione del gas avviene a pressione costante grazie a due riduttori di pressione che operano in contemporanea modulando continuamente la pressione del GPL in funzione del fabbisogno immediato della caldaia o dei fornelli.

A differenza degli impianti a gas metano, quelli alimentati a gas GPL prevedono che lo stoccaggio del prodotto avvenga utilizzando serbatoi posti all’interno della proprietà dell’utente. Pertanto, è necessario provvedere al controllo periodico della giacenza leggendo l’apposito indicatore di livello posto su ciascun serbatoio: esso indica in percentuale di volume quanto gas è depositato. La riserva inizia quando il livello raggiunge il 20%.

Leggi anche: Caldaia GPL con accumulo o istantanea? Quale scegliere

I vantaggi del riscaldamento a GPL

Nella scelta tra GPL e gasolio il primo porta una serie di vantaggi sia dal punto di vista economico e del risparmio che dal punto di vista dell’efficienza:

• costo minore. Un impianto alimentato a GPL ha un costo minore di funzionamento in quanto il gas GPL ha un costo caloria migliore rispetto ad altri combustibili fossili. Il prezzo di fornitura del gas può subire oscillazioni sia in aumento che in diminuzione, ma sempre in misura tale da non stravolgere il bilancio familiare.
  Leggi anche: Come risparmiare sulla fornitura di GPL per il riscaldamento.
• maggiore autonomia in tema di rifornimento. Il gas GPL è facile da rifornire e consente massima autonomia rispetto ad altri combustibili fossili che potrebbero essere utilizzati dagli utenti che non possono accedere alla rete del metano. Si può decidere autonomamente quando e quanto rifornire il proprio serbatoio.
• ridotto impatto ambientale. Il GPL è un combustibile ecologico e dal basso impatto ambientale. Infatti il GPL da riscaldamento brucia rilasciando nell’ambiente meno emissioni e polveri rispetto agli altri combustibili fossili.
• elevato potere calorifico. Rispetto agli altri combustibili fossili per il riscaldamento della casa, il GPL ha un ottimo potere calorifico: per esempio, il potere calorifico superiore del GPL propano vanta 12.000 Kcal/kg contro le sole 9.000 Kcal/lt del gasolio da riscaldamento. Inoltre, il GPL è caratterizzato da un altissimo rendimento, che lo rende particolarmente efficiente rispetto ad altri prodotti.

Quale caldaia GPL scegliere? Breve guida

Alla luce delle precedenti considerazioni, tutti noi ci poniamo una importante domanda: qual è la migliore tipologia di caldaia a GPL? Quale modello acquistare per le proprie esigenze?
La risposta in questo caso è molto semplice: una moderna caldaia a condensazione.

Conoscendo come funziona una caldaia GPL a condensazione rispetto a una tradizionale è chiaro il vantaggio economico e la migliore efficienza.
Innanzitutto, è stato osservato che una caldaia di questo tipo è caratterizzata da consumi inferiori anche del 30% rispetto ad un modello tradizionale. Inoltre è importante sottolineare che l’efficienza della caldaia a condensazione cresce fino all’impiego del 98% dell’energia termica sviluppata dalla fiamma, riducendo al minimo le emissioni di monossido di carbonio e di ossidi di azoto, con indubbi benefici per l’ambiente.

Quindi, il vantaggio più rilevante nell’utilizzo di una caldaia a condensazione è dato dalla trasformazione del calore dei fumi di scarico in energia termica. Semplificando il concetto, possiamo dire che i vapori della combustione del GPL vengono messi nuovamente in circolo e riutilizzati nel processo di riscaldamento, permettendo così di ottenere un risparmio nel consumo di combustibile. Di conseguenza si genera anche una ulteriore diminuzione delle emissioni inquinanti.

Inoltre, non è da trascurare la possibilità di ottenere incentivi per l’acquisto e l’installazione della caldaia, facendo ricorso alle notevoli detrazioni fiscali previste dalle norme in vigore.

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