Pressione della caldaia GPL: come impostarla correttamente
Impostare correttamente la pressione della caldaia è essenziale per avere un impianto di riscaldamento perfettamente funzionante ed efficiente.
Vediamo come si regola il livello di pressione, la differenza tra pressione e temperatura e cosa fare in caso di pressione troppo alta o troppo bassa.
Pressione della caldaia: i valori corretti
La corretta pressione dell’acqua della caldaia deve essere impostata tra 1 e 1,5-2 bar, ma possono verificarsi casi in cui la pressione è più alta o più bassa.
Il livello di pressione viene indicato dal manometro, uno strumento che misura in modo istantaneo la pressione e la segna direttamente sul display della caldaia oppure, nei modelli più vecchi, tramite un ago indicatore su scala graduata.
Vediamo come si regola correttamente la pressione della caldaia.
Pressione della caldaia: come regolarla
La regolazione della pressione può essere necessaria per innalzare il livello della pressione o per abbassarlo.
Per alzare la pressione occorre azionare il rubinetto di carico, che si trova nella parte bassa della caldaia, questo permette di immettere più acqua nell’impianto ed aumentare la pressione.
Per abbassarla, invece, si può azionare la valvola di sfiato dei termosifoni che normalmente è posizionata di lato su ciascun radiatore. Una volta aperta la valvola, si potrà udire un sibilo, l’acqua inizierà ad uscire e, di conseguenza, la pressione inizierà a calare. Alle volte, prima od assieme all’acqua, dai radiatori esce anche aria.
Inoltre, dopo aver effettuato un’operazione di innalzamento o abbassamento della pressione, è bene ricontrollare il livello del manometro per accertarsi che i livelli siano corretti.
Regolare correttamente la pressione della caldaia porta numerosi vantaggi: i consumi saranno ridotti, si contribuirà a mantenere l’impianto efficiente e si ridurranno i costi di manutenzione.
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Regolazione di pressione e temperatura: le differenze
La pressione e la temperatura sono due parametri differenti, ma sono strettamente correlati in relazione al funzionamento della caldaia.
La caldaia scalda l’acqua per distribuirla nelle tubature collegate ai termosifoni che irradiano il calore; quando la temperatura aumenta anche la pressione aumenta, ma non in modo proporzionale.
Questo significa che per aumentare la temperatura non bisogna aumentare la pressione, ma si dovranno utilizzare le impostazioni presenti sul pannello di controllo della caldaia.
La pressione è un dato importante perché identifica quanta forza un fluido, in questo caso l’acqua, esercita su una superficie. Se il livello di pressione è corretto, quindi, la caldaia funzionerà perfettamente, se il livello non è corretto, la caldaia potrà andare in blocco o non funzionare.
Pressione della caldaia: i rischi di una eccessiva pressione
Quando il livello della pressione è troppo alto possono verificarsi diversi problemi nel funzionamento della caldaia, che non devono essere trascurati.
Le due maggiori cause della pressione troppo alta sono:
- Aria in eccesso: quando è presente troppa aria all’interno del radiatore, è sufficiente aprire la valvola di sfiato e far rilasciare l’aria fino a quando non uscirà di nuovo l’acqua.
- Acqua in eccesso: in questo caso occorrerà spegnere l’impianto e girare le valvole di sfogo poste sulla caldaia. In casi più gravi, bisognerà assicurarsi che il rubinetto di carico sia ben chiuso, e che non siano presenti perdite che causano l’accumulo di acqua.
Per diminuire la pressione, la caldaia è dotata di una valvola di sicurezza che automaticamente scarica la pressione in eccesso, quando questa supera il limite di sicurezza; mentre nella zona inferiore della caldaia sono poste delle valvole che permettono la fuoriuscita dell’acqua in eccesso.
Quando la valvola di sicurezza è entrata in funzione, la caldaia presenta delle perdite o la pressione aumenta oltre i 3 bar; in questi casi è quindi necessario rivolgersi ad un tecnico specializzato per un intervento tempestivo.
Pressione della caldaia: i rischi di una pressione insufficiente
Anche un livello di pressione troppo basso può essere un problema per il corretto funzionamento della caldaia.
I problemi legati ad una pressione insufficiente possono essere:
- la caldaia va in blocco o non si accende;
- la rottura o il deterioramento del vaso di espansione, il componente dell’impianto che gestisce le variazioni di pressione;
- l’evaporazione dell’acqua;
- l’aria ferma nella caldaia a causa di un prolungato inutilizzo dovuto per esempio alla stagione calda.
I motivi per cui la caldaia va in blocco, quando la pressione è estremamente bassa, possono essere legati ad una perdita d’acqua o al primo avvio stagionale, quando la pressione deve essere nuovamente settata.
Il rischio di danneggiamento in questi casi è molto alto, ma si può rimediare agendo sul rubinetto di carico per immettere nell’impianto una maggior quantità di acqua.
Altri danni causati dalla pressione insufficiente sono l’accensione intermittente della caldaia e l’incapacità dell’impianto a generare calore in modo efficiente, con il conseguente aumento dei consumi energetici.
Quando la pressione scende completamente a zero, caso piuttosto raro ma possibile, potrebbe essere presente del calcare nelle tubature, una perdita o una valvola di carico danneggiata; questi problemi si possono risolvere solo con l’intervento di un tecnico.
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