Come cambiare fornitore di GPL per il riscaldamento
Il prezzo del GPL può variare notevolmente in base al fornitore scelto e all’andamento delle quotazioni di mercato, per questo il cliente ha sempre il diritto di poter cambiare fornitore per avere un contratto più vantaggioso.
Ecco una guida su come cambiare il fornitore GPL per i clienti che hanno il serbatoio in comodato d’uso, in affitto o di proprietà.
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Come cambiare fornitore di GPL
Quando si vuole cambiare il proprio fornitore di GPL bisogna prima di tutto fare una distinzione se si ha un contratto di affitto, se si usufruisce del serbatoio in comodato d’uso oppure se si è proprietari del serbatoio.
Leggi anche: Serbatoio in comodato d’uso o acquisto: Cosa conviene?
Alcune aziende fornitrici di GPL permettono al cliente di stipulare un contratto per l’affitto del serbatoio GPL, che prevede il pagamento da parte del cliente di un canone mensile per usufruire del serbatoio, alla fine del quale si può anche scegliere di procedere al suo riscatto.
L’azienda può anche concedere il serbatoio in comodato d’uso gratuito, cioè dato in dotazione gratuitamente al cliente.
La terza opzione prevede che il serbatoio sia di proprietà del cliente, che sarà libero di selezionare a sua discrezione il fornitore di GPL.
Questa importante distinzione nella disponibilità del serbatoio implica che si debbano seguire procedure diverse per cambiare e disdire il contratto con l’azienda fornitrice di GPL.
Cambio fornitore GPL con serbatoio in comodato d’uso
Al momento della stipula del contratto di fornitura, l’azienda può proporre al cliente di ricevere in comodato d’uso il serbatoio di stoccaggio.
Questa soluzione è molto vantaggiosa perché il serbatoio può essere dato in comodato gratuito e tutte le spese di manutenzione del serbatoio sono a carico dell’azienda. Nonostante questa sia la scelta più comune tra i clienti, questa soluzione implica che l’azienda del gas è la proprietaria del serbatoio e viene stipulato un contratto di fornitura esclusivo con essa.
Questo contratto può essere di due tipologie: la prima prevede che il cliente abbia dei vincoli contrattuali mentre la seconda prevede che il cliente sia libero da vincoli. Analizziamo le differenze.
Serbatoio in comodato d’uso con vincoli contrattuali
Il cliente che ha sottoscritto il contratto può essere sottoposto a dei vincoli contrattuali, primo fra tutti il cliente non può cambiare il fornitore di GPL fino alla scadenza del contratto. L’azienda che offre il serbatoio a titolo gratuito può esigere un contratto di fornitura GPL in esclusiva, che normalmente ha una durata di 2 anni.
Il cliente, tuttavia, ha la possibilità di cambiare fornitore di GPL inviando la disdetta anticipata del contratto, che dovrà essere inoltrata al fornitore in genere 3 mesi prima della scadenza.
In questo caso, il cliente ovviamente perderebbe il comodato d’uso gratuito del serbatoio e l’azienda potrebbe avanzare una richiesta il pagamento di una penale o di costi di investimento non recuperati. L’eventuale penale da pagare per disdire il contratto varia a seconda di quanto tempo è trascorso dalla stipula del contratto.
Serbatoio in comodato d’uso senza vincoli contrattuali
Quando il contratto stipulato con l’azienda del gas è libero da vincoli contrattuali, il cliente ha una maggior libertà di scelta.
In questo caso il cliente potrà procedere liberamente e senza vincoli temporali o penali alla disdetta del contratto e la rimozione del serbatoio, che sarà effettuata gratuitamente dall’azienda.
Cambio della fornitura GPL con serbatoio in affitto
Il Cliente che sceglie di attivare un contratto di affitto del serbatoio GPL paga una quota mensile e ha, come nel caso del comodato d’uso, un contratto in esclusiva con l’azienda del gas.
L’iter per cambiare il fornitore è lo stesso di chi ha sottoscritto il comodato d’uso: prima di cambiare fornitore sarà necessario inviare la disdetta anticipata e pagare eventuali oneri previsti dal contratto.
Anche in questo caso, il cliente può anche optare per il riscatto del serbatoio: diventa, cioè, il proprietario del serbatoio, acquistandolo ad un prezzo stabilito dal fornitore. Dal momento del riscatto egli si potrà rivolgere a qualsiasi azienda per richiedere una nuova fornitura di gas, ma avrà lo svantaggio di diventare responsabile della manutenzione e della sicurezza del serbatoio. Quindi i costi di mantenimento del serbatoi saranno a carico del cliente.
Cambio fornitore GPL: serbatoio di proprietà
Il cliente, che ha scelto di acquistare il serbatoio di GPL, non è vincolato dall’azienda del gas ad una fornitura esclusiva del GPL: questa scelta porta dei vantaggi ma anche degli svantaggi.
Tra i vantaggi di acquistare il serbatoio GPL c’è l’autonomia di poter scegliere il fornitore ogni volta che si deve effettuare il rifornimento, così da avere teoricamente la possibilità di accedere al prezzo più vantaggioso sul mercato. Inoltre, avendo il serbatoio di proprietà, non si deve pagare alcuna penale per la risoluzione del contratto di fornitura.
Tra gli importanti svantaggi connessi all’avere un serbatoio di proprietà si deve considerare che l’installazione, la manutenzione obbligatoria del serbatoio e l’eventuale sostituzione in caso di guasto ricadono sul proprietario. Inoltre, il proprietario del serbatoio è tenuto ad assicurarlo con apposita R.C. con massimale minimo da 10.000.000 di euro.
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