Il Gas di Petrolio Liquefatto (GPL) è uno dei combustibili più utilizzati in Italia per il riscaldamento delle abitazioni e delle aziende. Infatti si tratta di un combustibile facile da reperire e che può essere stoccato all’interno di serbatoi da posizionare fuori terra oppure interrati. I serbatoi GPL fuori terra sono tra i più utilizzati nelle abitazioni degli italiani: per poterli installare basta disporre di uno spazio idoneo costituito da una porzione di terreno di proprietà intorno all’abitazione.
Installazione che, però, deve rispettare delle precise norme di sicurezza per prevenire eventuali incendi (il GPL è facilmente infiammabile e può bastare una semplice fuoriuscita per propagare un incendio), con particolare riferimento al mantenere le distanze di sicurezza dalle abitazioni e dagli edifici attigui. Ma quali sono le normative per l’installazione del serbatoio GPL fuori terra? Quali regole bisogna rispettare? Quali sono le categorie di rischio? Dove installare il serbatoio GPL fuori terra? Nella nostra guida troverai alcune risposte, con alcuni esempi a scopo esplicativo.
Che cosa si intende per serbatoio GPL fuori terra?
Il serbatoio GPL fuori terra è un impianto di stoccaggio per il Gas di Petrolio Liquefatto posizionato sul suolo del piano di campagna. L’installazione di un serbatoio GPL fuori terra è più semplice rispetto a un serbatoio interrato, così come è più semplice effettuare
l’eventuale sostituzione e la manutenzione ordinaria.
Per esempio, bisogna rispettare la distanza minima di sicurezza per il posizionamento del serbatoio dalle altre abitazioni e in certi casi la normativa antincendio (denominata Regola Tecnica Verticale). Le regole si differenziano in base alla grandezza del serbatoio installato: più è grande e più elaborate sono le procedure burocratiche da rispettare. Attualmente, la normativa prevede tre categorie di rischio: A, B e C (ognuna di esse con proprie regole ben precise).
Serbatoi GPL fuori terra: categorie di rischio
Come previsto dalla regolamentazione che si basa sul D.P.R. numero 151 del 1° agosto del 2011, le categorie di rischio in tema di prevenzioni incendi sono suddivise su tre livelli. Le differenze riguardano anche le autorizzazioni necessarie per l’installazione del serbatoio e la capacità complessiva di stoccaggio del GPL.
- Categoria A: serbatoio con capacità inferiore ai 5 mc.
- Categoria B: serbatoio con capacità compresa tra i 5 mc e i 13 mc.
- Categoria C: serbatoio con capacità superiore ai 13 mc.
Requisiti di sicurezza e autorizzazioni necessarie per l’installazione di un serbatoio GPL fuori terra
In base alla categoria di rischio, le autorizzazioni da richiedere per l’installazione fuori terra del serbatoio GPL variano. Per esempio, per i serbatoi di Categoria A (i più piccoli) è sufficiente presentare la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
In certi casi i requisiti di sicurezza da rispettare per l’installazione del serbatoio GPL possono essere particolarmente stringenti. Per esempio, il serbatoio GPL dovrebbe essere sempre posizionato in un’area sgombra per almeno 5 metri sia da vegetazione di alto fusto. Nel caso in cui non sia possibile rispettare questa distanza, è obbligatorio costruire un muro a protezione del serbatoio con altezza minima di 0,5 metri.
Inoltre, per la protezione del serbatoio, la normativa prevede che venga costruita intorno ad esso una recinzione metallica alta almeno 1.80 metri e posta ad almeno un metro di distanza dal serbatoio. Il serbatoio deve essere posizionato a una distanza minima di 3,00 metri da aree transitabili; questa distanza è riducibile alla metà con interposizione di una idonea difesa fissa alta minimo mt 0,20.
Che manutenzione è necessaria per un serbatoio GPL fuori terra?
I bomboloni GPL fuori terra necessitano di una manutenzione più semplice da effettuarsi rispetto a quelli interrati. Di norma, la manutenzione ordinaria deve essere effettuata almeno una volta l’anno da personale specializzato (normalmente costituito dagli addetti dell’azienda proprietaria del serbatoio) che controlla lo stato del serbatoio e delle sue dotazioni tecniche.
Invece, la revisione generale del bombolone GPL (collaudo decennale), deve essere effettuata ogni 10 anni; nel caso in cui il serbatoio non superi il collaudo e le relative prove di integrità, esso dovrà essere prontamente sostituito.
Serbatoi GPL fuori terra vs. interrati: vantaggi e svantaggi
Se si dispone di uno spazio esterno sufficientemente ampio, il serbatoio GPL fuori terra è la soluzione più pratica. I vantaggi rispetto ad uno interrato sono molteplici; di seguito ne elenchiamo alcuni: manutenzione più semplice; puoi controllare l’usura dell’impianto e dei tubi in modo rapido e veloce e la loro eventuale sostituzione è molto meno dispendiosa. Dall’altro lato, però, bisogna valutare l’impatto estetico (determinato dal fatto che ovviamente il bombolone è ben visibile) ed i vincoli determinati dal rispetto di distanze di sicurezza che sono almeno doppie rispetto ad un serbatoio da interro.
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