Nave commerciale che usa olio lubrificante

Quando si parla di motori marini, la scelta dell’olio lubrificante per barche e navi è un aspetto fondamentale per garantire efficienza, durata e sicurezza in mare.

Gli ambienti salmastri, le alte temperature di esercizio e i lunghi periodi di utilizzo richiedono prodotti formulati con caratteristiche specifiche. Conoscere le caratteristiche dell’olio lubrificante nautico permette di individuare la soluzione più adatta, sia per imbarcazioni da diporto sia per l’olio lubrificante per navi commerciali, dove l’affidabilità è un requisito imprescindibile.

In questo articolo approfondiremo l’utilizzo dell’olio nautico e capiremo come sceglierlo e quali aspetti considerare per mantenere le prestazioni del motore sempre al top.

Dove e quando usare l’olio lubrificante su una nave?

Innanzitutto, è bene precisare che l’olio lubrificante per barche e navi non serve unicamente a ridurre l’attrito tra le parti meccaniche, ma è un elemento chiave per il corretto funzionamento dell’intero motore.

Quanto alle applicazioni, variano in base alla tipologia di motore, alle condizioni operative e alle ore di navigazione. Comprendere i momenti e le aree di intervento è essenziale per prevenire usura, consumi e guasti che possono compromettere le prestazioni della nave e la sicurezza dell’equipaggio.

A livello di utilizzo, l’olio nautico va impiegato in tutte le sezioni in cui il metallo è soggetto a movimento o attrito: il motore principale (cilindri, pistoni, valvole), i motori ausiliari che alimentano generatori o pompe, e i sistemi di trasmissione e di riduzione. Inoltre, nei grandi impianti marini, utilizzare l’olio lubrificante sulle navi commerciali è essenziale per i compressori d’aria e i sistemi idraulici di controllo.

In merito alla frequenza, invece, la lubrificazione deve essere costante durante il funzionamento del motore, con verifiche regolari dei livelli e delle condizioni dell’olio, da effettuarsi in genere a ogni turno di navigazione e prima delle lunghe tratte oppure dopo periodi di inattività. Un piano di manutenzione programmata, con sostituzioni e analisi dell’olio, aiuta a garantire massima efficienza e durata al motore navale.

Differenze tra olio lubrificante per auto e per barche

A prima vista, l’olio lubrificante usato nelle auto può sembrare simile, ma in realtà risponde a esigenze diverse.

I motori marini operano infatti in condizioni ambientali e meccaniche più severe rispetto a quelli automobilistici: umidità costante, esposizione alla salsedine, carichi elevati e lunghi periodi di funzionamento continuo sono tutti fattori che richiedono formulazioni specifiche.

Per questo motivo, le caratteristiche dell’olio lubrificante nautico sono uniche: il lubrificante necessita di maggiore resistenza all’ossidazione, capacità superiore di neutralizzare gli acidi prodotti dalla combustione e additivi anti-corrosione più efficaci.

Invece, l’olio per auto è progettato per gestire cicli di avviamento frequenti, temperature variabili e condizioni di utilizzo su strada.

Tipologie di oli lubrificanti per navi

Esistono diversi tipi di olio lubrificante per navi commerciali sul mercato:

  • Oli per motori principali: formulati per resistere ad alte temperature e pressioni, garantiscono la lubrificazione dei cilindri e la protezione contro l’usura e la corrosione;
  • Oli per motori ausiliari: utilizzati nei generatori e nei sistemi di propulsione secondari; assicurano stabilità anche in presenza di lunghi periodi di funzionamento continuo;
  • Oli per sistemi idraulici e trasmissioni: progettati per mantenere una viscosità costante e un’elevata resistenza all’ossidazione, fondamentali per la risposta precisa dei comandi di bordo;
  • Oli per compressori e riduttori: pensati per ridurre l’attrito e dissipare il calore, migliorano l’efficienza energetica e la durata dei componenti.

Cosa prevede la normativa italiana in merito?

In Italia, la normativa che regola l’uso dell’olio lubrificante per barche e navi è ferrea. Il D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e la Direttiva 2008/98/CE classificano gli oli usati come rifiuti pericolosi, imponendo che siano raccolti e trattati solo da operatori autorizzati. È severamente vietato disperdere olio in mare o nei porti, in linea con la Convenzione MARPOL 73/78.

Inoltre, le navi commerciali e le imbarcazioni di grandi dimensioni devono registrare i consumi e le operazioni di smaltimento in appositi registri di bordo. Rispettare queste norme non è solo un obbligo di legge, ma anche una garanzia di sostenibilità e tutela per l’ambiente marino.

A chi rivolgersi per un olio lubrificante per navi di qualità?

Dopo aver visto le diverse caratteristiche dell’olio lubrificante nautico, rimane solo da valutare a chi rivolgerti per la sua fornitura.

Che tu sia un privato o un’azienda, è bene affidarsi a un fornitore che possa garantirti dei prodotti professionali, affiancati da un supporto impeccabile.

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